La “Biblioteca delle Donne” è stata realizzata dalla “Consulta Femminile Comunale”.
L’obiettivo perseguito è quello di promuovere la crescita culturale delle donne con attenzione particolare alla presa di coscienza della condizione di genere.
L’opportunità si presentò nell’88, quando il Consiglio Comunale deliberò, su richiesta della Consulta, di inserire nel Bilancio Comunale una voce specifica di spesa denominata “iniziative per le donne”. Le consultrici, potendo contare su una risorsa annuale significativa, decisero di farne un uso rigoroso con ricadute non per l’organismo Consulta ma per tutta la collettività.
Le consultrici si adoperarono a mettere su una biblioteca che contenesse libri di argomenti vari (religione, storia, narrativa, arte, saggistica scientifica ecc. ecc.) che non costituissero doppioni già presenti nella biblioteca civica. Vennero scelti testi frutto del sapere delle donne, sapere e pensiero maturato negli anni recenti, pensiero che fino ad allora era rimasto patrimonio esclusivo di alcune elette.
Questo sapere, messo a disposizione della cittadinanza, avrebbe contribuito , oltre che al miglioramento della cultura in generale, compito di ogni biblioteca, ad aprire una finestra su un pensiero “altro”, un pensiero nuovo, in grado di liberare potenziali consapevolezze.
Venne fatta questa scelta nella consapevolezza che il linguaggio femminile è diverso da quello maschile, nel senso che assume altro stile, di conseguenza per una donna è più accessibile di quello maschile.
Venne fatta questa scelta perché alcune donne non hanno mai letto, quindi iniziare con un libro scritto da una donna che utilizza uno stile linguistico simile al suo genere, uno stile che esprime una sensibilità più prossima alla lettrice potesse costituire un’opportunità facilitante.
Consapevoli che lettura combatte la solitudine, e se il libro è scritto da una donna può costituire una scoperta, una sorta di incontro con un’altra, un confronto con un pensiero attraversato dal medesimo vissuto nel quale rispecchiarsi per sentirsi meno isolata.
Poiché la forza viene, nel senso che si alimenta, dal sapere, e poiché le donne non riescono a sommare le loro conoscenze, in quanto isolate nelle loro case, dove il quotidiano le assorbe e non le fa pensare, l’opportunità di usufruire di un patrimonio librario fonte di riflessione sembrò un’azione positiva utile. Si iniziò con 400 volumi e man mano negli anni divennero più di 1000.
Pensata dalle donne, dedicata alla loro crescita culturale e a quella degli uomini che intendono interrogarsi sull’altra metà del cielo, costituita da testi scritti prevalentemente da autrici, non vi fu bisogno di darle un nome, spontaneamente venne indicata come “Biblioteca delle Donne”.
L’elenco predisposto per il sito, redatto per argomenti in modo da facilitare la scelta, è visualizzabile cliccando qui.