Il 12 aprile del 1869 si riuniva il consiglio comunale di Modica, che con “deliberato n. 5” unanimemente disponeva “l’istituirsi la Biblioteca Comunale”. Indi, con nota n. 4287 del 25 luglio dello stesso anno, “il deliberato n. 5” veniva approvato dal ministero della Pubblica Istruzione e, di conseguenza, venne a far parte delle “leggi generali del Regno”.
Della stessa delibera n. 5 del 12 aprile 1869 faceva parte il regolamento, in virtù del quale la comunale biblioteca veniva ad assorbire, di diritto, tutti quei libri esistenti nelle biblioteche dei conventi e specialmente quella che il modicano Padre Arcangelo Castagna – morto il 2 maggio 1783 – aveva sistemato nel Convento dei Padri Cappuccini.
(da Arturo Belluardo nel volume “Alla ricerca di Modica)
La prima sede della costituita Biblioteca Comunale fu il Palazzo degli Studi, sede del Liceo Classico
“Tommaso Campailla”, dove confluirono tre distinte raccolte: quella civica, quella dello stesso
ginnasio-liceo e quella statale, frutto delle donazioni alle biblioteche scolastiche.
Bisogna arrivare agli anni sessanta del secolo scorso per ottenere, grazie alla sensibilità del Sindaco
Avv. Gaspare Basile, una sede autonoma della Biblioteca civica, ed avviare i lavori per una sistemazione organica dei fondi antichi e delle raccolte.
La sede scelta fu il Palazzo dei Tribunali (oggi Palazzo della Cultura), nei locali al primo piano, occupati fino ad allora dagli Uffici del Registro. Al primo nucleo di 6.000 volumi antichi e di pregio, si aggiunsero volumi moderni, provenienti da donazioni e acquisti.
Il primo registro d’ingresso porta la data del 1° gennaio 1960.
Negli anni ’80 la biblioteca fu spostata nell’ala destra del Palazzo dei Mercedari, imponente edificio barocco costruito agli inizi del XVIII secolo, annesso al santuario della Madonna delle Grazie.
Oggi, la nuova sede, è Palazzo Moncada, palazzo nobiliare ottocentesco appartenuto alla nobile famiglia Moncada, di origine catalana, ubicato al civico 440 di Corso Umberto I.